martedì 22 ottobre 2019

CONFUSIONE

Ho una tale confusione in testa.
Non so neanche cosa scrivere.
Mi si incrociano gli occhi e i pensieri.

Odio questo momento.
Odio le stampelle.
Odio la carrozzina.
Odio questo bastardo che mi sta mangiando dentro.

Tutti dicono che ho una grande forza ma io non la sento.
Io mi sento inerme.
Io mi sento da buttare.

Sto facendo fare una fatica enorme alla mia famiglia.
Ho sempre voglia di piangere.
Spesso mi dico che voglio morire.

Io rivoglio la mia vita.
Vorrei svegliarmi e camminare di nuovo.
E andare a lavoro e tornare a casa mia.

Vorrei solo questo regalo.

martedì 3 settembre 2019

EGOISMO

Sono sveglia come ogni giorno dalle 5.
Maledetto cortisone.
Solo che sono in lacrime da quando ho aperto gli occhi.

E non capita quasi mai.
Voglio dire credevo che avrei pianto molto di più e non l'ho fatto. O forse inizio adesso.
Ma non me lo posso permettere.

Anche la psicologa mi dice che devo dare priorità all'egoismo, pensare solo a me, pensare solo a concentrare le mie energie nella guarigione.

Ma come posso?

Ho intorno la mia famiglia a cui ho affibbiato un macigno di dolore e fatica.
Ho intorno persone che neanche conosco che s'inventano le peggio dicerie su di me.
Dicono che abbia questo tumore alla testa e che camperò poco.
Queste voci mi distruggono.
Ho male a questa gamba e i miglioramenti che avevo fatto non ci sono più e mi sembra di essere tornata indietro di un mese.
Ho ancora troppo tempo da aspettare per tac e risultati.
Ho qualcosa che mi logora dentro.
Ho paura.Si cazzo,io ho paura e non posso dirlo a nessuno.

E poi l'egoismo non fa parte di me.
Io mi sento terribilmente in colpa per aver generato questo.
Per aver dato questo peso alla mia famiglia,per far soffrire chi mi sta accanto,io non volevo.


Io voglio tornare ad essere io.

domenica 1 settembre 2019

RICADUTE

Da ieri non sto bene.

Forse il cortisone non era da abbassare.
Mi sono riempita di nuovi antidolorifici e mi hanno attaccato un'altra morfina.
Una ricaduta in piena regola, Cristo.

Tra l'altro dopo un bel pomeriggio con le amiche a Firenze.
Dopo un temporale, l'odore della pioggia,l'estate che sta finendo.

Domenica in preda a dolori, medicine, incazzatura e paura.

Paura latente che non mi abbandona mai.

E' arrivato settembre.

Due mesi di attesa per avere delle riposte.
Il tempo che scorre lento.
La voglia di un abbraccio.
Una fame incontenibile.
Sveglie all'alba.
E giornate infinitamente lunghe ed interminabili.

Io oggi sono stanca morta.

Ma devo sempre appellarmi a quel famoso 

YES I CAN

sabato 24 agosto 2019

NO I CAN'T

Forse non ce la faccio.

Mi arrivano come tegolate in testa giornate di sconforto totale.
Mi sveglio ogni mattina alle 5 se non prima.
Questo fottuto cortisone mi sta devastando.
Ho le gote di un criceto e la fame di uno scaricatore di porto.
Sono ingrassata e benché tutti dicono che sto meglio,che mi ci volevano questi 3 chili in più io non mi posso vedere e perdonare.

Devo aspettare ancora due mesi per la tac e i relativi risultati.
Ho perso la memoria di tutto ciò che è successo prima del fatidico 1° luglio.
Non ricordo nulla dei quasi due anni precedenti.
Voglio rivedere casa mia.
Sono terribilmente impaziente.

E ogni tanto si affaccia la paura.

Iniziamo bene questa domenica,devo dire.

mercoledì 21 agosto 2019

FIRST DATE

Oggi il primo appuntamento con la psicologa.
Inizialmente avevo gentilmente declinato la proposta.
Poi sono caduta e ricaduta e mi sono detta Perché no?

E' andato molto bene.
Una donna umile,gentile,bella.

Ho pianto,mi sono incazzata,ho detto,ho stradetto,ho confessato.

Ho paura.
Ho voglia di piangere.
Ho voglia della mia vita di prima.
Ho voglia di ritrovare la Checca.

Devo aspettare ancora due fottuti lunghissimi interminabili mesi per avere qualche notizia sulla mia radioterapia.

Ho paura.

Ho solo tanta paura.



lunedì 19 agosto 2019

TI AMO ANCORA

Tre parole.
Ti amo ancora.
Mentre piange.
In una telefonata che mi arriva nel cuore della notte.

E quindi?
E allora?
Ma che davvero?

"Potessi darei la mia vita per la tua,per farti stare bene subito."

Parole che certo non mi lasciano indifferente.
Ma sono parole dalle quali mi devo allontanare e di corsa.

Perché adesso la priorità sono solo e soltanto io.
Perché io devo guarire.
Perché io devo guardare avanti.
Perché questo mi rimanda solo ad una confusione inutile.



NEVER LOOKING BACK



venerdì 16 agosto 2019

IL NASO FUORI

Ieri la catalogherei come una fra le giornate più importanti dell'ultimo mese e mezzo.
Un po' perché luglio l'ho completamente rimosso quindi non ho neanche mezzo ricordo.
Ma soprattutto perché ho messo il naso fuori.
Ma per davvero.


La mia amica Cinzia mi è venuta a prendere e via con le mie fedeli stampelle a prendere un gelato!
Si sono uniti poi Georgia e Simo e Claudio e mia sorella e mio cognato.
Ed è diventato un aperitivo tutti insieme alla Casa del Popolo del paesino mio.

Avevo il terrore di incontrare qualcuno che conosco o qualcuno che vedendomi così si approcciasse a me come uno che mi conosceva solo per curiosare il mio stato.
Andata bene. Il 16 agosto gente in giro non ce n'è.

Ieri è stata una buona giornata.
Poi mi sveglio alle 5 di mattina con un umore nero.
E non ricordo dove sono le mie cose,non ricordo come è fatto il bagno di casa mia,non ricordo un cazzo di nulla.

Ma va affrontato anche questo sabato.
Quindi metto su un po' di musica e via.


Never Looking Back.

VAI ALLA GRANDE

Oggi ho avuto il day hospital.

"Stai andando alla grande."
"Ti diminuisco farmaci."
"Sei un'altra persona."

Devo aspettare ancora un paio di mesi per la Tac che mi dirà se la radioterapia ha funzionato.

Mi sento motivata.
Mi sento rasserenata.
Mi sento quasi felice.

E' stata una bella iniezione di fiducia.
Ci vuole ancora tempo,ci vuole ancora pazienza,ci vuole ancora impegno.


Ma devo vincere questa sfida.

Lo devo fare per me e per tutto l'amore immenso che ho intorno.


"Ho scelto chi era capace di sorridere nella tempesta, perché
non potevo tollerare nessun altro dolore oltre il mio."

(Nadia Toffa)

giovedì 15 agosto 2019

SULL' AMICIZIA

Ancora oggi non conosco nulla di più prezioso al mondo di una solida e sincera amicizia.
(Hermann Hesse) 



Mi ha salvato la vita la mia migliore amica.

E' stata lei che per telefono a chilometri di distanza ha attivato la macchina dei soccorsi.
Anime gemelle.
Ci siamo scelte,ci siamo amate,ci siamo legate.
Da sempre,per sempre.

Ieri era il suo compleanno e abbiamo festeggiato tutti insieme con altri amici.
Che bene prezioso e insostituibile l'Amicizia.

Ho attorno un mondo che ho creato con amore e dedizione.
Ho attorno un qualcosa che mi sta salvando e che mi salverà sempre.
Ho attorno l'amore.
Quello vero.
Quello che non chiede o pretende.

I miei Amici.
Insostituibili.

mercoledì 14 agosto 2019

PERCHE' NON A ME?

Ieri è morta Nadia Toffa.

Iena,lunga battaglia contro questo brutto bastardo.
Tra l'altro ho le gote come le sue in questo momento.
Maledetto cortisone.

Lei in un'intervista aveva detto che all'inizio si chiedeva "Perché a me?"
Per poi ragionarci su e affermare "Perché NON a me?"

No.
Non ci sono ancora a questo livello.
Chissà se mai ci sarò.

Ieri ho messo il naso fuori casa dopo oltre un mese e mezzo.
Era solo per un breve tragitto,nel mio paesino,per andare a fare una visita.
Ma tutto aveva un sapore,un colore,un odore diverso.

Stanotte ho dormito solo 3 ore.
Ho pianto.
Mi sono dimenata.
Mi sono incazzata.

Per poi svegliarmi invece piuttosto positiva.
E fare la terrazza provando a usare meno le stampelle e più la gamba malata.
E riuscire.
E vedere uno spiraglio.

Devo smettere di domandare e domandarmi perché.
Devo solo fare.

lunedì 12 agosto 2019

OSTACOLI

"Qualsiasi ostacolo,per quanto grande,per quanto distruttivo e dirompente,è sempre un'opportunità,ha come finalità ultima il nostro bene.Un bene assoluto più grande di noi."
(Meet me alla boa, Paolo Stella)


Stanotte ricevo questo messaggio: te meriti la mia vita ma non so come dartela.

Era lui.
Eri te.
Sei te.

E poi mi chiami.
E si piange,si singhiozza,ci si strozzano le parole in gola.
Una telefonata di due ore.
Di lacrime e ricordi e risate e promesse.

E per due ore riesco forse a  non pensarci a questa maledetta cosa che ho addosso.
Per due ore riesco anche a fare dell'ironia di questa maledetta cosa che ho addosso.

Io mi merito di vivere.
Io  mi merito di stare nuovamente bene.
Io merito di essere una donna di 40 anni che sorride.
Io mi merito un'opportunità che ha come finalità ultima il mio bene.


IO HO PAURA.

INCAZZATA NERA

Perché voglio fumare una sigaretta.
Perché voglio vedere il mare.
Perché siete tutti in ferie.
Perché sono in un isolamento forzato.
Perché non sono in casa mia (e Dio come mi manca casa mia).
Perché era un bel momento prolifico della mia vita.
Perché non è giusto.
Perché sono impaziente.
Perché ho le mie cose sparse in tre valige in due case diverse.
Perché ho la testa ancora molto in confusione.
Perché avrei voglia di scattare qualche foto.
Perché a 40 anni mi ritrovo a vivere come una quindicenne controllata e sorvegliata.
Perché non doveva andare così.

Neanche nel mio incubo peggiore.

sabato 10 agosto 2019

DELL'ESSERE FIGLIA

Nella mia vita non ho mai pensato a figli miei.
Non ho mai avuto quel famoso "senso di maternità".
Neanche durante relazioni stabili e durature che magari era probabile sfociassero esattamente in quello.
Nella riproduzione.

E mai scelta fu più azzeccata.
Che mi ritrovo malata,da seguire,da curare costantemente a casa dei miei genitori a 40 anni suonati.
E vedo la tristezza e la difficoltà nei loro visi.

A quasi 80 anni il mio babbo e 70 la mia mamma ti ritrovi a far fronte ad una cosa così.
Dio mio,ma che coraggio ci vuole?
Tu che vedi tua figlia che era nel pieno della vita,del lavoro,della forma fisica che ti si spegne davanti agli occhi.
E che reagisce con nervosismo,paura,in maniera irascibile alla qualunque cosa.

Ho chiesto l'aiuto di uno psicologo perché in tutto questo ci devono rimettere il minor numero di persone possibili

Domani forse inizio già.
E che ti dico caro il mio strizzacervelli?
Che io voglio tornare ad essere IO.
Che io voglio lavorare,uscire,ridere.

E comunque il coraggio che vedo nei visi di babbo e mamma non lo ritroverò mai più da nessuna parte,in nessun volto.

Vi amo infinitamente.

YES I CAN

Il mood dovrebbe essere questo.

"YES I CAN"

Poi però mi prendono delle crisi pazzesche.

Mi prende la noia.
Mi prende l'impazienza.
Mi prende lo sconforto.
Mi prende il domandarmi perché cazzo proprio a me.

Vorrei uscire.
Vorrei fare le cose stupide di sempre.
Vorrei sentirmi me stessa.

Invece ho la testa tra le nuvole che poi nuvole non sono ma sono l'effetto di troppe medicine e morfina.
Un mix micidiale.

Oggi è San Lorenzo.

E ho un unico desiderio da esprimere.






giovedì 8 agosto 2019

BASTANO DUE PAROLE

Bastano due parole.
Per avere voglia di spaccare tutto.


Ma dato che non si può si prova a mettere giù due righe.

E si riapre un blog che non rileggevo da 5 anni.
Pensando che forse potrebbe essere terapeutico o qualcosa di simile.

Ah.
Le due parole sono tumore e metastasi.

E sì.
Mi è toccato a me.